Varie

MiWine: commenti dalla 1^ giornata

Da visitatore difficile dire come sia il MiWine. Sicuramente non c’era una gran calca, quindi ottime possibilità di parlare con produttori e distributori. I due padiglioni si girano facilmente senza essere costretti ad uscire da un padiglione all’altro. A differenza del Vinitaly quasi inesistenti i casi di “Marketing delle veline“, anche se bisognerebbe capire se dovuto al minor numero di operatori o per volontà precisa degli stessi.
Bello l’evento di Civiltà del bere dedicato agli enologi, ma soprattutto ai loro vini.

A qualche produttore conosciuto non è certo piaciuta la parte di accoglienza della domenica, ma per un giudizio definitivo si aspetta la conclusione dei tre giorni.

Ma il dubbio rimane?
Siamo sicuri che MiWine e Vinitaly nello stesso anno siano utili al vino italiano?
Se veramente si facesse “sistema” non sarebbe ideale organizzare un’anno il Vinitaly ed un anno il MiWine?…

3 commenti

  • Filippo Ronco

    Ciao Max, e tu credi che il bene del vino italiano, il fare sistema, coincida con la sospensione biennale del Vinitaly ? A mio avviso occorre prendere atto che all’Italia serve puntare tutto e meglio sull’unica fiera internazionale (degna di questo nome) del vino che è e resta Vinitaly. Non fosse solo per i 40 anni di storia che separano l’una manifestazione dall’altra, a Milano c’è già moda e quant’altro, c’è bisogno di usurpare anche il vino ? E poi, pensi che Vinitaly lascerebbe mai il campo ad una manifestazione che prova ad essergli antagonista (senza riuscirvi) ? Occorre solo registrare meglio gli sbocchi con i buyers esteri, l’accoglienza, gli spazi, i momenti ma la fiera che conta lo sanno tutti qual’è. Con questo, senza togliere nulla a tutto quel microcosmo di mini-eventi da cui anche Merano proviene e di cui è il simbolo estremo (per grandezza).

  • Max-QM

    La mia infatti era una provocazione.
    Ma è anche vero che se Vinitaly fosse considerata un’ottima fiera, il MiWine non sarebbe stato neanche pensato.
    Poi sono d’accordo con te che basta una sola fiera del vino in Italia e se fosse il Vinitaly (organizzato meglio) faremmo già sistema.

  • Lizzy

    Sarò campanilista, ma conoscendo di persona i grandi capi sia dell’una che dell’altra fiera posso assicurarvi che:
    1) con la presidenza Castelletti il Vinitaly ha fatto un balzo in avanti in termini di qualità organizzativa. E’ la location che andrebbe cambiata. Caro sindaco di Verona, per piacere, mi sposti la città da un’altra parte?
    2) le ragioni che stanno sotto – in italiano: sottendono – alla nascita di MiWine col vino c’entrano poco o nulla. Con la politica e la finanza, tanto e tantissimo. Altrimenti non si spiegherebbe come mai, al di la’ dei comunicati trionfalistici, anche questa edizione sia stato un fiasco memorabile. E’ che i signori di Milano hanno qualche Babbo Natale che permette loro di spendere e spandere: hanno detto che “trarranno le somme” della manifestazione alla decima edizione.
    Tra vent’anni.
    Qualcuno li fermi, per favore, l’Italia non è l’Eldorado, e io mi rifiuto di pagare le tasse per finanziare i loro insani capriccetti!!

    Lizzy

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.