Comunicazione online

Capire qualcosa sulla vicenda Brunello.

Purtroppo il lavoro non mi ha permesso di seguire come avrei voluto il dibattito tra Franco Ziliani e Ezio Rivella sulla vicenda del Brunello “taroccato” e della richiesta di alcuni di cambiare il disciplinare.

Per questo vi consiglio, se non l’avete già fatto, di dare un’occhiata ai diversi resoconti, mentre se volete farvi un’idea in modo diretto guardare il video integrale disponibile su Vinarius.

Inutile dire che l’idea di una diretta web e la riproposizione del video integrale sia utilissimo per formarsi un’opinione.

Il fotomontaggio di sinistra è ovviamente scherzoso e riprende la foto originale tra due grandi della boxe: Muhammad Ali e George Foreman.
Stavolta nessuna corona in palio, ma la possibilità di comprendere meglio due punti di vista completamente diversi sul mondo del vino.

Ce ne fossero di più di questi incontri/scontri.

2 commenti

  • Jacopo Cossater

    Brutta vicenda, questa. Francamente preoccupante l’assordante silenzio del consorzio e dei produttori (escluso Gaja ed i firmatari dell’appello di Ziliani) ovvero di coloro che hanno il potere di sbrigliare questa situazione.
    Sul dibattito francamente imbarazzanti le motivazioni portate da Rivella ma onore per essersi presentato. Alla fine la domanda, ovviamente provocatoria, è: ma davvero si sta prendendo in considerazione la possibilità di inserire altri uvaggi nel disciplinare del Brunello? Suvvia, siamo seri.

  • Max-QM

    @jacopo
    mi sa che qualcuno sul cambio del disciplinare è molto serio. Anche perchè è più semplice cambiare un disciplinare che cambiare le proprie vigne 🙂

    Anche se comunque non sono contrario in generale ai cambi di disciplinare. Se portati avanti con intelligenza possono avere anche senso (per es. se non sbaglio in Franciacorta con l’ultima modifica hanno diminuito la resa per ettaro).

    Ma snaturare un vino come il Brunello che è SANGIOVESE con qualche altro vitigno mi sembra un modo per perdere in efficacia sui mercati internazionali dove il Brunello si differenzia dagli altri grandi vini proprio perchè fatto interamente con quest’uva italiana.

    Davvero Rivella crede che avere la possibilità di qualche percentuale di cabernet/merlot possa aiutare il Brunello? Mah….

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