Turismo del Vino,  Vini degustati

La Sicilia del vino 3: Marilena Barbera

Chiamarsi Barbera, e fare vini in Sicilia non deve essere facile, figuriamoci se anche donna. Ma la tenacia di Marilena Barbera ho l’impressione che potrebbe unire anche lo Stretto di Messina.

Ho conosciuto Marilena a Milano con la sua bambina, ma Marilena in quel momento era a circa 2000 km di distanza. Ero con Michi Mamoli e assaggiavamo per la prima volta i vini di Cantina Barbera, in particolare “la bambina“, rosato di nero d’avola.
In pochi minuti avevamo finito la bottiglia. Una bevibilità stupenda. Un nero d’avola che stupisce (ed infatti esaurito in pochissimo tempo, in attesa della nuova vendemmia).

Non potevamo quindi non passare da lei nel nostro breve tour Siciliano.
Siamo a Menfi (da non confondere con Melfi, altra bella città vinicola ma in Basilicata), in provincia di Agrigento. Un mare stupendo, con i vigneti che seguono le colline a due passi dal mare. Sambuca e Sciacca sono vicinissime, in una parte di Sicilia vocatissima per l’agricoltura e non solo per il vino.

Marilena ci accoglie nella sua cantina, moderna ed orientata alla produzione più che a colpire per bellezza. Ma dentro, la struttura è pronta per accogliere gli appassionati, con un’ampia sala di degustazione interna ed esterna, la barricaia e le aree destinate all’imbottigliamento ed alla vinificazione.

Una bella chiacchierata la sera a parlare dell’azienda e della scelta di iniziare ad imbottigliare il proprio vino, facendola diventare la propria attività full-time, lasciando un lavoro sicuro, ma con meno fascino.

Poi la mattinata successiva a degustare la sua produzione, orientata sia alle uve locali, che a quelle internazionali.

Quello che colpisce di Marilena, oltre ai suoi vini, è la capacità e la voglia di comunicare in modo semplice e diretto l’espressione dei suoi vini. Bevibili, ricchi, freschi, in alcuni casi acerbi o da affinare, ma con la netta sensazione che quel vino non sia solo espressione della terra e della natura ma anche espressione di lei e delle persone che ci hanno lavorato.

Il tempo è stato tiranno e non siamo riusciti a visitare i vigneti, ma solo le piccole vigne sperimentali situate all’interno della cantina, una coltivata e seguita da Marilena e l’altra da sua mamma.

Per una sfida in famiglia tutta al femminile, perché alle donne della Cantina Barbera non manca la caparbietà e la voglia di lanciarsi in nuove sfide.

E così si sono conclusi quattro giorni in Sicilia, intensi come pochi.
Una terra ricca di contraddizioni, ma anche energie incredibili, soprattutto nelle persone incontrate.

 

3 commenti

  • michele puleo

    Marilena rappresenta la sicilia da bere chi conosce il suo nettare se ne innamora x sempre.orgoglioso di essere suo conterraneo.

  • Marilena

    Michele, sei un tesoro, ti ringrazio per i complimenti!

    Max, che dire?
    Per me è stato un grande piacere avervi qui, anche se davvero per pochissimo tempo. La Sicilia, come giustamente scrivi, è una terra di grandi contraddizioni, e forse proprio per questo che chi sceglie di viverci (o di tornarci, come me) lo fa perché spera di poter contribuire a risolverne – in meglio – qualcuna… Sicuramente è una terra di grande forza ed ispirazione. Per me, almeno, lo è, e mi auguro di essere riuscita a trasmettervi almeno un po’ della passione che questa terra mi regala ogni giorno.

    M.

  • Max Cochetti

    Marilena ci sei riuscita benissimo a trasmettere la passione. E se non fosse sufficiente quello, ci sono soprattutto i tuoi vini a dimostrarlo 🙂

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