
I vitigni principali del Metodo Classico: Chardonnay e Pinot nero
CONOSCERE IL METODO CLASSICO
Si parla tanto di territorio, ed è correttissimo, anzi necessario, ma ogni tanto meglio ricordarsi dei “fondamentali”.
E quindi parliamo delle uve che compongono un Metodo Classico (che sia un italiano Franciacorta, Trento Doc o Oltrepo o un francesissimo Champagne o Crémant).
Chardonnay e Pinot nero sono quelle più utilizzate e su queste ci concentreremo.
Ma non ci dimentichiamo che sono tantissime le uve usate per fare metodo classico. In Francia il Pinot Meunier è usato molto nello Champagne. In Italia per esempio il Pinot Bianco è utilizzato nel Franciacorta o nel Trento Doc. In più, negli ultimi anni le diverse uve autoctone (Fiano, Verdicchio, Durella, eccetera).
Partiamo dallo Chardonnay
E’ facile trovare solo Chardonnay in purezza su alcune produzioni. Per esempio nel Franciacorta, il Satén è quasi esclusivamente Chardonnay (su questa tipologia di vino non si può utilizzare Pinot nero).
Molto più facile trovare un “blend” delle due uve principali. Sui metodi classici “bianchi”, lo Chardonnay è quasi sempre maggioritario, mentre il Pinot nero aumenta nelle versioni “rosé”, dove per alcuni disciplinari non può essere meno del 25%.
Ci sono poi eccezioni dovute all’alto livello qualitativo, quindi ottimi Chardonnay in purezza oppure Pinot Nero vinificati in bianco pas dosé.
Ma la differenza principale tra le uve qual’è?
Lo Chardonnay riesce a sviluppare una varietà di componenti aromatiche (soprattutto quando il passaggio sui lieviti è più lungo) perfette per donare armonia e morbidezza.
Il Pinot Nero regala corpo, complessità, può essere austero e quasi tagliente.
Per questo motivo vengono messi spesso insieme in proporzione variabile, proprio per massimizzare le specifiche caratteristiche.

Quindi se cercate più morbidezza consigliamo Chardonnay in purezza, mentre se cercate più corpo e struttura Pinot Nero in purezza. In mezzo avete un incredibile varietà e complessità e magari quello che vi piace di più è proprio una sapiente fusione dei due.

