Vini degustati

Vini bianchi italiani d’annata: 40 anni e non sentirli

In ottima compagnia (Marco di Imbottigliato all’Origine e Ludovico di Le Torricelle) ci siamo ritrovati in terra lodigiana per una cena tra appassionati.

Buona cucina e bottiglie portate dai commensali.
Tra queste mi piace segnalare la bottiglia da me portata, ma che non assaggiavo da più di un anno: Verdicchio dei Castelli di Jesi Crocetta Riserva 2002 di Croce del Moro. Un bianco con 5 anni alle spalle che ha colpito tutti per l’intensità, ma anche per l’eleganza e la mineralità. Certo i 14,5° di alcol, aiutano nella conservazione, ma bisogna dire che al palato si sentivano molto poco.

Ma il vino che più ci ha colpito è una bottiglia di bianco con l’etichetta quasi completamente assente, ma che nella parte rimasta ci ha fatto pensare che si tratti di una Vernaccia di San Gimignano. La cosa dovrebbe essere confermata dalla capsula che porta il nome Baroncini, produttore ancora oggi di San Gimignano.
La cosa più sorprendente però è che la parte di etichetta con l’indicazione della vendemmia è rimasta integra e dice: 1967…
Quarant’anni di vino!

Un bellissimo colore dorato, al naso profumi ben presenti e molto piacevoli, nocciola e pasticceria, in bocca ancora vivo con un leggero gusto amarognolo piacevole e che invitava a riempire nuovamente il bicchiere. Una sorpresa bellissima che è stato l’argomento principale della serata. E pensare che Ludovico ne ha ancora qualche bottiglia in cantina… beato lui.

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