Vini degustati

Vino dei blogger #6: rosé

Per il Vino dei Blogger tocca ad un rosè, così ha decretato Aristide, capocordata della sesta edizione.

E tra i miei rosati preferiti (oltre a quello di Castello di Ama, che ahimè ho terminato) c’è sicuramente un vino poco costoso (acquistato oggi all’Esselunga a 4,29 Euro) che è il Rosé di Librandi, da uve Gaglioppo al 100%.
Una delle migliori espressioni del vino calabrese, da un’azienda che fa di tutto per valorizzare i vitigni autoctoni della Calabria.

L’annata degustata è l’ultima in commercio, la 2006. Si presenta con un colore splendido, un rosato con riflessi tanto intensi da sembrare dorati.
Al naso, l’intensità è notevole, con profumi di rosa, mela verde e pera non matura che continuano ad accavallarsi e che dopo una decina di minuti virano ancora di più sulla rosa.
In bocca, se fosse degustato senza vedere il colore, sarebbe scambiato sicuramente per un rosso. Una struttura decisa, con acidità corretta, e la presenza di tannini non fastidiosi, ma sicuramente poco abituali in un rosato.

Ma la cosa che più mi colpisce al palato è un susseguirsi di sensazioni dolce/amaro che rendono questo vino molto interessante (Claudia che ha assaggiato il vino con me invece l’ha trovato un sintomi di disequilibrio, quindi non positivo), sicuramente non banale, anche se questo potrebbe renderlo un vino più “difficile” rispetto ai rosati “classici”.

Sicuramente un vino quasi da tutto pasto, soprattutto se degustato tra gli 11 e i 14 gradi. Grandissimo rapporto qualità/prezzo.
Da notare che in commercio, presso le enoteche, si trova il rosato di Librandi con un’etichetta diversa. Solo packaging differente o cambia anche la sostanza?

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