Fatturato e presenza online delle maggiori aziende vinicole italiane
Dall’articolo “Le 52 cantine del mercato italiano“ del 20 aprile 2006 pubblicato su “Il Mondo” si scopre che le maggiori cantine italiane per fatturato sono: GIV (Gruppo Italiano Vini) con 258 milioni di fatturato, Cavit, CAVIRO (quella del Tavernello, Castellino ed altri), Antinori, Giordano(quella della vendita per corrispondenza) e Mezzacorona.
Quello che ci interessa sapere però non è tanto il fatturato o la posizione in classifica, ma se parte di questo fatturato viene investito in maniera adeguata nella presenza web dell’azienda.
Partiamo dal sito di GIV, prima classificata per fatturato, ma non certo per presenza web.
Il proprio sito raggiungibile alla url www.gruppoitalianovini.com è lo stesso da qualche anno, con un’animazione flash che non da nessun valore al navigatore. Ad oggi, compaiono ancora gli avvisi della presenza al Vinitaly 2006 (di aprile) e ProWein (marzo). Una volta superata la start page, si accede all’elenco delle cantine che fanno parte del gruppo e ricliccando sulla voce Gruppo Italiano Vini, si accede all’area istituzionale, caratterizzata da una navigazione abbastanza contorta. Se infatti nella pagina iniziale compare una barra di navigazione, ogni volta che si entra in una voce (Il gruppo, I vigneti, ecc.) si è costretti a tornare indietro per visualizzare la voce successiva. Per non parlare delle news, totalmente vuote. Speriamo che qualche briciola del fatturato confluisca nel rifacimento del sito…
Tutta un’altra storia il sito di Cavit che oltre ad essere caratterizzato da un linguaggio grafico fresco e coerente, è continuamente aggiornato (l’ultimo comunicato stampa è del 5 maggio 2006). Molti i contenuti del mondo del vino presenti ed anche se non è possibile acquistare online tutti i loro vini è possibile usufruire di un’offerta speciale solo per i navigatori internet. Da segnalare anche che il sito è disponibile in 4 lingue.
Il sito di Caviro non è curato graficamente come quello di Cavit, ma comunque risulta molto facile da navigare e chiaro nell’esposizione dei contenuti. Anche se si potrebbe dedicare maggiore attenzione al linguaggio utilizzato (“Visitatori“, “Highlights“)
Antinori ha già da anni lanciato un sito completo e graficamente in linea con la propria immagine. Molto completo nella descrizione delle cantine e dei vini, pecca però nell’aggiornamento, poche le notizie e la sezione “Riconoscimenti” è aggiornata al 2004. Dal punto di vista tecnico, l’utilizzo massiccio di “frame” non permette di aggiungere ai preferiti pagine specifiche. Rimane la sensazione di un sito che dopo il rilascio sia stato abbandonato a se stesso.
Il sito di Giordano (www.giordanovini.it) è un vero e proprio sito di e-commerce, dove tutto è organizzato per la vendita diretta dei vini. Molto ben organizzato, veloce da navigare, magari un filino minimalista nella descrizione dei vini (le immagini delle bottiglie potrebbero essere anche disponibili in un formato più grande), ma sicuramente convincente ed efficace.
Infine Mezzacorona con un sito semplicissimo, in cui è possibile trovare tutto direttamente dall’home page. Forse dal punto di vista emozionale rimane un pò freddo. All’interno delle pagine rimane la chiarezza ma sinceramente non capiamo perchè il percorso di navigazione rimanga nella parte bassa della pagina, molto scomodo e che non permette di navigare facilmente.
Tirando lo somme, abbiamo parecchi alti e bassi, da siti completi e ben fatti come Cavit, a siti vecchi ed insoddisfacenti come quelli di GIV, dimostrando che non è certo la disponibilità finanziaria, ma la volontà di volervo fare, a determinare una buona presenza online.
6 commenti
Slawka G. Scarso
Sono proprio d’accordo con te. Ho anche lasciato un commento personale al tuo post sul mio blog – con scambio link 😉
http://www.marketingdelvino.it/?p=108
Baci! Sla
Filippo Ronco
Bel pezzo Max.
Ti sei però dimenticato il gruppo Santa Margherita che, in quanto a presenza ed attività su web trovo sia uno dei siti più attenti al momento. Non solo il sito web, ricco e ben strutturato ma anche la nuova newsletter, raro esempio di comunicazione azienale efficace e dinamica. Resta da analizzare, spero lo farai in futuro, quanto queste grandi aziende investano su web in promozione. A me risulta che solo una piccolissima parte del budget vada a concretizzarsi in campagne brand sull’online. Sembra che anche le aziende con maggiori disponibilità prediligano tutt’oggi i media tradizionali. Cosa ne pensi ?
Max-QM
Ciao Fil,
penso che se dovessi scommettere dei soldi su chi investirà per primo in promozione online, tra quelli dell’articolo, metterei primo Cavit ed ultimo GIV 😉
Santa Margherita lo conosco bene, la prima versione del sito (su cui poi hanno proseguito molto bene) è stato uno dei miei primi progetti internet (1999).
Secondo me il web per la promozione di certi prodotti, come il vino, soffre di una sorta di “lontananza mediatica”. Nel senso che i valori che leghiamo al vino (terra, tradizione, natura) sono quanto più lontani dai valori di internet (futuro, tecnologia), quindi più difficili da comunicare su un mezzo come il web. Quest’ultimo però è perfetto per comunicare tutto il resto del mondo vinicolo che non sia la bottiglia di vino (eventi, premi ricevuti, creazione di community).Santa Margherita ha già da tempo cominciato a farlo e secondo me si stanno affiancando anche altri (con molta calma, però).
Filippo Ronco
Si, mi riferivo proprio a questo lavoro sulla “community building” che sta facendo Santamargherita con giochi frizzi e lazzi. Insomma, i ragazzi si sbattono parecchio e raccoglieranno senz’altro risultati. Per Cavit, come sulla base di cosa credi che investiranno per primi ? Soffiate !? 😉
P.s. : ma ho capito bene ?
Il sito di S.Margherita lo hai fatto tu ?
Max-QM
Avevo partecipato con la società con cui lavoro ancora oggi ,alla progettazione ed al rilascio del sito Santamargherita nel 1999, poi, se non sbaglio, nel 2002 sono andati per la loro strada (noi costavamo troppo :-)). Devo dire con buoni risultati. Anche se secondo me, dovrebbero riorganizzare almeno l’hp, troppa roba…
alice e il vino
interessanti tutti questi commenti sul mondo web/vino ….
ma se posso dire una cosa credo che max abbia ragione nel configurare la politica web-marketing per le aziende vinicole.
Il sito deve essere si un’immagine istituzionale (possibilmente non troppo stucchevole e pesante),
ma soprattutto deve coinvolgere.
Ciò che ho voluto sottolineare nel mio ultimo post a proposito di grandi investimenti come ad esempio per la realizzazione delle cantine….
ciao a presto,
bett