Comunicazione online

Vino e Lusso: connubio obbligato?

Leggevo l’articolo di WineNews su “Il lusso si allea con internet… ma il vino resta indietro“, ovviamente interessato all’argomento, visto che Wino si occupa del marketing del vino online.

Nell’articolo si parla di come alcune maison francesi di champagne e di moda italiana sfruttino in maniera “adeguata” il web, mentre molti produttori del vino italiano restano indietro.

Leggendo l’articolo però mi sorge un dubbio, perchè il vino dev’essere catalogato sempre come “lusso”?

E’ verissimo che molte aziende vinicole hanno prezzi del vino che è ormai un lusso comprare, ma che soprattutto creano e si posizionano come aziende del settore “luxury”, ma quante sono?

Che percentuale rappresentano del valore vino in Italia?
Se sono una minoranza perchè non si parla mai delle aziende vinicole di fascia alta, come accade nel mondo dell’abbigliamento o dei mobili?

Forse perchè le aziende vinicole, anche quelle che fanno vini di fascia media o bassa, hanno paura di presentare alcuni loro prodotti come “non lussuosi”?

Non è che la percezione comune ormai vede il vino come prodotto di lusso? Con gli ovvi vantaggi per certi produttori che possono scontare determinati prezzi(alti), ma anche con lo svantaggio che molti non consumano vino perchè ritenuto un lusso?

Ma se il vino è un lusso, perchè trovo bottiglie pregiate nei supermercati in condizioni pietose?
Forse che trovo una borsa di Bulgari al Carrefour o all’Esselunga?

In questo modo non si corre il rischio che il vino italiano perda di credibilità?
Secondo me sì…

4 commenti

  • massj

    Bel post Max, hai tratto le conclusioni giuste.

    I fattori sarebbero tanti, ma basta forse citarne due.

    Il primo è un caso molto positivo ma raro, Poggio Argentiera e il suo blog che sicuramente conosci.
    Gli altri produttori sono ancora impegnati a fare inutili siti vetrina, è già tanto trovare le schede dei vini online.

    Il secondo riguarda l’AIS, una delle principali realtà italiane di divulgazione della cucltura del vino, che ha una presenza sul web pietosa e giusto per non immischiarsi troppo col web un anno e mezzo fa ha chiuso il suo forum perché incapace di gestire un paio di teste calde.

    Questo approccio a internet non è altro se non quello dei telegiornali e di bruno vespa per cui internet è un covo di depravati e truffatori.

    E questa idea di internet non è altro che l’espressione di una classe dirigente e della massa del popolino che la vota che della democrazia e della libertà di espressione e del marketing aperto ai consumatori non sa che farsene, anzi, lo trova fastidioso.

    Siamo un popolo di broadcastizzati e rifuggiamo la conversazione.

    Drastico eh? 😀

  • Max-QM

    @massj
    In effetti sei un pò drastico :-))

    Quello che mi spiace è che poi i produttori che investono tempo e denaro(non tutti per fortuna) vogliano sempre e solo puntare ad un sito “figo” e “bello” e visto che ci siamo: “lussuoso”.
    Certo perchè no?
    Ma forse prima bisognerebbe puntare a farlo “utile” per il cliente ed “efficace” per la stessa azienda.

  • °Alice e il vino

    ciao max…scusa ma a leggere questo post mi sembravi marzullo :-D)))

    in effetti hai ragione su tante cose anche se ad essere sincera di siti “fighi” non ne ho visti un gran che in giro…soprattutto i grandi brand, quelli del “lusso”, sono i peggiori.
    altra cosa è invece far capire quanto può essere utile, efficace e perchè no…economica una buona comunicazione ON LINe .
    l’ha capito silvia maestrelli con le sue iniziative ed il suo blog divinando…ma resta ancora una mosca bianca 😉

  • Max-QM

    @alice e il vino
    Hai perfettamente ragione nel dire che sono stato “marzullesco” :-)) ma è estremamente fastidioso quando vedo che si parla di vino-economia-marketing con una superficialità tipo gossip.

    COMUNICARE ONLINE veramente è faticoso(ma da anche grandi soddisfazioni), ma certe volte è più facile nascondersi dietro un’immagine patinata.
    Quindi complimenti ai vari Silvia Maestrelli, Gianpaolo Paglia e tanti altri che ci sono, sperando aumentino sempre di più 🙂

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