Comunicazione online

“Long tail” anche nel mondo del vino?

Ieri sera ho avuto la fortuna di partecipare all’incontro “The Long Tail”: Why the future of business is selling less of more organizzato dall’associazione The Ruling Companies presentato direttamente da Chris Anderson, autore della teoria nonché direttore di Wired.

Con termini semplici ed immediati (al contrario di noi italiani) ha spiegato la sua teoria che vede nelle “nicchie” il mercato del futuro. In pratica si venderanno poche quantità di tantissimi prodotti, tanto da superare le vendite di quei pochi prodotti che vendono tanto.

Sembra un gioco di parole, ma in realtà l’esempio più classico è quello di Amazon, la più grande libreria al mondo, che ricava gran parte del fatturato non da un numero altissimo di vendite di pochi libri, i bestseller, ma da migliaia di vendite di libri venduti in poche copie, ma che alla fine generano ricavi uguali(e tra pochi anni superiori) a quelli dei maggiori prodotti venduti.

Ovviamente internet, è il volano sul quale gira questa teoria, ma non è solo internet.

Pensiamo al mondo del vino. Tanti grossi produttori, ma anche medi ed alcuni piccoli, hanno diversificato ed aumentato le loro linee di vini, puntando a:
– vini di altissima gamma
– vini di alta gamma
– vini di media gamma
– vini di bassa gamma
o differenziandoli per tipologie
– vini da uve biologiche
– vini da uve autoctone
– vini a basso contenuto di solforosa per chi è allergico
– vini fermi, frizzanti, bianchi con fermentazione sulla buccia, ripassati, passiti, eccetera.
Oppure creando nuovi marchi o acquisendo cantine diverse (in Italia il fenomeno è limitato, ma negli altri paesi è ormai attivo da anni).

Solo per inseguire il mercato o perchè il consumatore riesce ad essere più informato e quindi sceglie con più facilità ed in modo più legato ai propri gusti, stili di vita?

E per il mondo del vino è un bene o un male?

Se oggi molti appassionati conoscono o hanno sentito parlare di un certo vino e di un certo produttore, lo devono ai forum, ai blog, alle riviste online, molto meno alle riviste di settore “cartacee”.

Se oggi ad un qualsiasi appassionato venisse in mente di sapere molte cose sul riesling, dove andrebbe?
Certo potrebbe partire per la Germania o l’Austria, oppure potrebbe andare in edicola e vedere se tra le tante riviste disponibile di vino c’è qualche articolo sul riesling.

Ma il modo più veloce, ma anche efficace (rispetto al tempo) è quello di accendere un pc, andare su un motore di ricerca e mettere la parola “riesling”. In poco tempo avremo un consumatore più informato, che magari contatterà direttamente un produttore di cui ha letto una recensione online e si farà spedire 6 bottiglie da assaggiare.

Fantascienza? No.
Le nuove generazioni, prima di acquistare l’80% dei prodotti, svolgono ricerche online o consultano siti web. La lunga coda è già arrivata.

6 commenti

  • Max-QM

    @burde
    Magari avergli parlato. Ci saranno state trecento persone, tra cui il Ministro Gentiloni, che ci ha messo solo 10 minuti per fargli una domanda… 🙂

    Il libro in inglese lo trovi ovunque, Amazon in primis, in italiano anche qui:
    http://www.bol.it/libri/scheda/ea978887578063.html

    Comunque ha spesso citato il caso del “biologico” come un’iniziale mercato di nicchia che a sua volta sta diventanto mercato di massa e a sua volta si sta nuovamente suddividendo in nicchie (cibo kosher, cibo per celiachi, eccetera).

  • elisabetta

    Che fortuna, Max!
    Io ho letto il libro di Anderson, l’ho ripreso in più punti anche in un servizio (sui wine blog…) che uscirà il prossimo anno…
    E’ un libro che tutti coloro che si occupano del vino “da vendere” dovrebbero studiare a fondo.
    Unico appunto che gli si può fare: il vino è un POCHINO più complesso da vendere di un libro…

    Lizzy

  • Max-QM

    @elisabetta
    infatti quello che mi è piaciuto è che non si è concentrato troppo su internet, ma ha evidenziato molti esempi “off-line”. Certo la vendita su internet di vino ha dei limiti legati più all’idea del prodotto che ad una effettiva difficoltà di vendita.

  • fradefra

    Ahhhhhhh, lascio un attimo il Web Marketing per rilassarmi con l’enogastronomia e mi ritrovo la famigerata Long Tail anche qui?

    Ok, ok, scappo subito 😛

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