Comunicazione online

Rapporto Enotria 2008

Enotria 2008Il Rapporto Enotria 2008 (quaderno della vite e del vino, edito ogni anno dall’Unione Italiana Vini), punta quest’anno l’attenzione sulla comunicazione del vino.

Analizzando non solo gli aspetti puramenti economici, ma anche le sfide, le opportunità ed i rischi delle nuove tecnologie (internet in primis) e delle modalità di comunicazione che prevedono un’impegno nel sociale.

SalaIl tutto è stato presentato oggi presso la Camera di Commercio di Milano, dove quasi un centinaio tra giornalisti, produttori ed operatori sono intervenuti per la presentazione del rapporto.

L’incontro, introdotto da Marco Mancini (direttore del rapporto), ha visto presentare alcune informazioni salienti dal Presidente dell’UIV Andrea Sartori.

Vediamo alcune delle più significative.

Sartori ha segnalato la difficoltà della comunicazione per alcune aziende vinicole.
E lo dimostra anche il fatto che il questionario inviato a
20 delle maggiori aziende vinicole italiane per fatturato, non è stato compilato da tutte le aziende.
Considerando che il titolo nel rapporto è “il mondo del vino crede nella comunicazione?“, forse abbiamo già la risposta.

Comunque dall’analisi emerge che le aziende investono mediamente in attività di comunicazione il 5,8% del fatturato, con picchi massimi vicini al 12% e minimi dell’1,5%.

Le 6 voci principali

Pubblicità tabellare 14.4%
Fiere13.4%
P.R (Ufficio Stampa) 12.2%
Organizzazione eventi 15.0%
Promozioni su punto vendita 12.6%
Packaging e Naming 8.0%

Andrea SartoriRaccolgono circa il 76% del budget, dobbiamo quindi presupporre che nel restante 24% rientrano altre voci, tra cui ricerche di mercato, sponsorizzazioni, produzioni materiali istituzionali, omaggi ai clienti ed ovviamente le attività Internet.

Il tipo di comunicazione è poi rivolto prevalentemente al mondo professionale e non al consumatore finale (abbastanza anomalo rispetto ad altri settori e molto autoreferenziale).

DatiDal punto di vista statistico gli acquisti domestici di vino sono in netta flessione (5%), non solo nei volumi, ma anche in valore. E la tendenza per i prossimi anni si prevede in costante ribasso, sia per le ipotesi di recessione, sia per per un maggior consumo consapevole delle bevande alcoliche.

Sull’export un dato interessante. I primi 5 paesi (USA, Germania, UK, Svizzera e Canada) assorbono il 70% dell’export. Se questo è un rischio, vuol dire anche che ci sono ampi spazi di crescita negli altri paesi.

Sartori suggerisce in questi paesi che la comunicazione del vino sia a fattor comune con i settori che più identificano l”italian style“: moda, design, gastronomia.

Sfata inoltre un luogo comune, i maggiori competitor esteri non sono l’Australia o i paesi del nuovo mondo, ma i vicini Francia e Spagna (e questo dovrebbe far riflettere).

Altro punto debole sono le istituzioni, che frammentano i budget di comunicazione (che non sono bassi) e che non sono rivolti in primis ai consumatori.

WebE’ stata poi la volta di Salvatore Ippolito di Microsoft Digital Advertising Solutions che ha presentato i vantaggi della comunicazione su internet e una possibile campagna online di un nuovo vino sfruttando alcune delle possibilità offerte dalla Rete. Argomento non certo facile, ma che è sembrato più uno spot che un’efficace presentazione di un caso aziendale.

La sua presentazione è stata però quella che ha attirato il maggior numero di domande, dimostrando la necessità di dedicare più spazio alla comunicazione su internet.

Anche perchè se è vero che nella media azienda vinicola italiana non esiste una figura predisposta o formata per seguire le attività internet (osservazione fatta da Sartori), è vero anche che all’estero non stanno con le mani in mani, ed anzi stanno sfruttando molto meglio di noi italiani le possibilità della rete.

Premiazione di Wine for LifeA chiusura della presentazione la premiazione al progetto Wine for Life, della Comunità di Sant’Egidio, non solo un modo per fare del bene, ma anche di comunicare in modo diverso, dando un valore aggiunto in più alla bottiglia di vino sullo scaffale. A presentare il progetto e a ritirare il premio era presente Rinaldo Piazzoni.

I vini Wine for LifeIn conclusione, un’ottima iniziativa, soprattutto per i dati contenuti nel rapporto che saranno da spunto per ulteriori discussioni.

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