Vini degustati

Il Salento dei vini Torsello

C’è un vitigno che adoro, ma che mi fa anche arrabbiare. E’ il negroamaro. Adoro perchè più volte ho assaggiato vini con questo vitigno (Patriglione in primis) che mi hanno entusiasmato. Arrabbiare perchè ne ho assaggiati altrettanti dove il vitigno era quasi irriconoscibile, coperto da legni non adatti o da concentrazioni da succo di frutta.

E’ quindi con piacere che ho accettato la proposta di Donato La Neve di assaggiare 3 vini dei F.lli Torsello:
Don Luigi 2007, rosato a base di Negroamaro e una piccolissima quantità di Malvasia Nera di Lecce
Acropolis 2006, rosso con gli stessi vitigni del Don Luigi
Zidra 2006, Primitivo in purezza
due dei quali con l’amato/odiato Negroamaro.

Il rosato Don Luigi 2007

donluigi 2007

si presenta di un bel colore accesso, con ottimi riflessi.
Al naso, appena versato, non colpisce per pulizia, al contrario sembra parecchio chiuso con sentori non pulitissimi. In bocca decisamente meglio. La nota alcolica è un pò evidente, ma tutto sommato non eccessiva, grazie anche ad una buona acidità. Dopo circa mezzora il profumo migliora decisamente, ripulendosi e con note fruttate di agrumi nette e piacevoli.
Prezzo sui 10/11 Euro.

L’ Acropolis 2006 già dal naso è molto piacevole. Note terziarie, in cui abbonda caffè e menta, con sentori di frutta cotta, ma non eccessivi, quindi personalmente molto piacevoli. In bocca è un’esplosione di gusto, con un tannino discreto, ed una lunga persistenza. Bel vino. Unico difetto forse un’eccessiva nota dolce che rimane sul palato.
Prezzo sui 12/13 Euro.

Acropolis 2006

Infine lo Zidra 2006, Primitivo in purezza in cui non sono stati fatti sviluppare tutti gli zuccheri.

Zidra 2006

I profumi sono puliti, intensi, ben equilibrati fra di loro e con note di frutti rossi e ciliegie sotto spirito. In bocca l’alcol non eccessivo permette di godere a lungo delle note dolci, per nulla stucchevoli, con una bella freschezza che invoglia un secondo sorso.
Degustato con un Roquefort si è comportato più che degnamente.
Prezzo sui 13/14 euro.

In conclusione un buon livello qualitativo, con soprattutto una buona bevibilità di tutti i vini e se si esclude il rosato, con una perfetta integrazione dell’alcolicità, difetto spesso di molti vini salentini.
Quando passerò da Taranto, una visita ci vuole.

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