Il territorio come comunicatore (parte 2): il Ciso, iDolomitici ed il Trentino
Qualche volta basta un piccolo evento per dare il giusto significato ad un momento. E così, mentre degustiamo la prima annata di Ciso (vedi anche post precedente) un falco o una poiana decide di volteggiare proprio su quel vigneto che da più di cent’anni è sempre lì, quasi a salutarne la nuova rinascita.
Il territorio di un vino è anche questo.
Non è solo il vigneto, ma soprattutto l’ambiente che lo circonda e le persone che lo curano.
Ma questo non vale solo per il Ciso e per I Dolomitici, ma anche per gli altri produttori trentini che abbiamo incontrato in questa due giorni, dall’innovatore e mai fermo Mario Pojer di Pojer e Sandri, alla gentilezza e passione dei fratelli Cesconi, in particolare di Lorenzo Cesconi, un trentino di nuova generazione, con la voglia di dimostrare che quello che può offrire questa terra è solo una piccola parte di quello che si conosce.
Le emozioni provate in questi giorni non sono solo facili parole su un blog, ma qualcosa che rimane e che mi mette voglia di scoprire molto di più di questa terra e soprattutto del vino e delle persone che ne sono un’ambasciatore unico.
Di questa due giorni trentina vi lascio i link a chi è più bravo di me raccontarlo:Giovanni di TerraUomoCielo (che è stato anche il mio compagno di viaggio), Fiorenzo di Intravino, Mauro di Winestories, e tanti altri presenti, mentre le foto che seguono sono molte, moltissime, ma rappresentano solo una piccola parte delle emozioni provate.
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