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Gambero Rosso Vino, recensione

Dopo averne parlato come anteprima, approfittiamo dell’apertura gratuita del sito (che dovrebbe continuare per circa un mesetto) per valutare più in dettaglio il nuovo sito del Gambero Rosso dedicato al vino.

Al Vinitaly la conferenza stampa di presentazione ha visto sul palco l’amministratore delegato del G.R.H. e Daniele Cernilli, che hanno presentato il nuovo prodotto (vedi video).

Il sito si presenta con un design che ricalca quello del sito madre. Con gli elementi in testata un pò giganti (il logo sovrasta la barra di navigazione, quasi nascondendola), ma comunque ben leggibile e con poco effetto “lenzuolone”.

La navigazione è semplice, anche se il passaggio sui secondi livelli della barra di navigazione non è sempre agevole.

Le sezioni sono accompagnate da grandi e selezionate foto, mentre le degustazioni dei vini sono ogni tanto accompagnate dalle etichette, anche se in alcuni casi le abbiamo trovate non ottimizzate nelle dimensioni, con la conseguenza di essere quasi illeggibili.

Anche i testi non sono il massimo della leggibilità, la dimensione del font è molto piccola e i paragrafi non sono formattati (vedi qui), ma probabilmente è dovuto ad un’importazione dei dati che verrà corretta successivamente.
In altri casi abbiamo ottimi testi, ma neanche una foto e magari quando si parla di vigneti, sarebbe molto utile (qui)

Entrando nel merito del sito, le liste di vini sono facilmente comparabili grazie ai punteggi in centesimi, pur rimanendo l’indicazione dei “bicchieri” assegnati (per gli appassionati sarebbe ancora più utile indicare in quale edizione della guida sono stati presi i bicchieri).
All’interno della scheda vino è indicato in molti casi chi ha effettuato la degustazione, ma sarebbe utile, visto anche che è a pagamento, l’indicazione della data di svolgimento della degustazione, indispensabile per valutare la degustazione nella sua integrità.

Le fotogallery sono belle, ma senza una descrizione della singola foto in molti casi non dicono molto.

In definitiva un bel motore di ricerca sui vini degustati dal Gambero Rosso, con articoli interessanti su aziende e storie.
Ma… l’interazione con le persone? Ad oggi non esiste proprio.
Non è possibile commentare da parte degli abbonati le degustazioni “ufficiali”, così come non si è pensato di collegare certi articoli ad alcune sezioni del Forum del Gambero Rosso.

In un epoca di web 2.0 era forse il caso di prevederlo fin dall’inizio, ma magari è solo questione di tempo.

Ovviamente il sito è stato appena rilasciato, quindi alcune valutazioni di cui sopra potrebbero essere solo “errori di gioventù”.

Uno scorcio della presentazione al Vinitaly 2008 (con un piccolo intruso…)

3 commenti

  • Jacopo Cossater

    Ciao Max.
    E’ fatto bene ed è piacevole da leggere. Aggiungerei però anche la mancanza di poter seguire eventuali aggiornamenti (anche di specifiche sezioni) via feed.
    Un caro saluto.

  • Burde.it

    bella la faccia di cernilli che guarda kela…
    concordo con il mio neo-cliente fisso (o se non lui almeno spero la sua dolcissima ragazza…) Jacopo sulla mancanza di un sacco di roba 2.0 e che nasce un pò vecchio (sostanzialmente è Wine Spectator con Cernilli al posto di Suckling) però le premesse sono buone e soprattutto e per fortuna sono partiti bilingua e questo direi è fondamentale

  • Max-QM

    @jacopo
    concordo. vediamo se è solo una dimenticanza da “appena rilasciato”

    @burde
    non si può certo dire innovativo, ma secondo me colma uno spazio che rischiava di diventare monopolio anglosassone.
    Mi spiego meglio. L’offerta di vini di qualità si è ampliata, quindi i buyer più importanti hanno sempre meno tempo per girare i paesi ed assaggiare i vini.
    Internet è uno strumento ottimo per cercare le prime informazioni su certi vini o conferme. Soprattutto i servizi a pagamento delle riviste inglese ed americane, che spaziano su tutti i vini del pianeta e sono ritenuti affidabili.

    Il rischio è che, anche in Italia per un vino italiano, valga più la valutazione di un Parker o di un winespectator che quella del Gambero Rosso, che potevi avere solo avendo la guida cartacea e se volevi sapere le vecchie annate dovevi andarti a prendere le vecchie guide.

    Con questo servizio, il Gambero si pone come riferimento, anche online, dei vini premium italiani. Da qui anche la scelta di avere subito la lingua inglese.

    Ovviamente, sono solo supposizioni personali 🙂

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