Vini degustati

Vinitaly 2010, vini da non dimenticare

AR.PE.PE.Come anticipato nel post precedente , il tempo per degustare è stato proprio poco, ma da alcuni amici non si poteva assolutamente mancare. E così quando i buoni amici sono anche ottimi produttori, difficile bere male, anzi.

Cominciamo da Ar.pe.pe e da un poker notevolissimo come il Grumello 2004 Rocca de Piro, il Sassella Rocce Rosse 1997, il Grumello Buon Consiglio 1999  ed il Pettirosso 1999

Altro amico, Bonotto delle Tezze, che oltre a rinnovare le etichette ed in attesa del nuovo Raboso Superiore Malanotte e del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene DOCG (alla faccia del nome corto), ci ha proposto un’ottimo Barabane 2007 a base Carmenere ed il Raboso Passito, ogni anno sempre più uno dei miei passiti rossi preferiti.Bonotto delle Tezze - Raboso Passito

Da Susanna Crociani, non si poteva non passare. Notevolissimo il Nobile di Montepulciano Riserva 2006, ottimo il Segreto di Giorgio 2008 e un commovente Vin Santo 2001.

 

Brunello di Montalcino Podere San LorenzoSempre toscana, con Luciano Ciolfi di Podere San Lorenzo. Ma prima due parole. A maggio 2006 mi scrisse via email Luciano, che non conoscevo, chiedendomi se avevo tempo di assaggiare i suoi vini che sarebbe stati presenti al Consorzio del Brunello alla prima edizione del MiWine. Incuriosito andai a provarli, e mi ricordo che nonostante una certa acerbità, si sentiva che sotto c’era attenzione e una gran materia prima. Andai a conoscere Luciano in azienda nel 2007 e l’impressione iniziale di vini fatti con carattere fu decisamente confermata.
E’ quindi con grande soddisfazione che il Brunello di Montalcino 2005 sia veramente un gran bel vino, come il 2004 (che forse però sarà più longevo).

Ippolito1845 - 160 anniAncora amici, con i vini calabresi di Ippolito1845,  che ci hanno fatto degustare un vino veramente notevole: il 160 ANNI, nato dall’appassimento del Gaglioppo. Se vi aspettate un vino simil-amarone, siete fuori strada. Certo è un vino deciso e potente, ma con un’eleganza ed una longevità che vi stupirà. Assolutamente da provare.

Dal Sud al Nord, per arrivare a Barbaresco da Rizzi, con due splendidi cru: il Barbaresco Boito 2006 ed il Barbaresco Pajoré 2006.

Finito il giro degli amici, due segnalazioni:

Fiano di Avellino Guido Marsellagli splendidi Fiano di Avellino 2007 e 2008 di Guido Marsella, esempio di come il Fiano può dare grandissimi vini.

E come un “vecchio” marchio puntando sulla qualità puo cominciare a fare vini piacevoli e per nulla banali, mi riferisco all’Alta Langa DOC 2007 Cuvée 36 di GanciaAlta Langa DOC 2007 Cuvée 36 di Gancia

 

 

 

 

 

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