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Semplicemente Uva 2010, buoni vini, ma…

Semplicemente Uva è l’ultimo arrivo di eventi legati al vino “naturale” a Milano.
Purtroppo in concomitanza con un altro evento del vino naturale: La Terra Trema.
Che due eventi che hanno protagonisti vini e produttori “naturali” si svolgano nello stesso week-end può non sembrare una coincidenza e forse non lo è (leggi sul blog di Corrado Dottori e sul sito di La Terra Trema).

Così incuriosito da questo nuovo evento sabato ci ho passato una buona mezza giornata. Prezzo d’ingresso molto alto per i visitatori, che almeno nella giornata di  sabato lo hanno abbastanza disertato. Delle persone presenti la maggior parte erano operatori.
Il sistema di ticket poi sembra abbia scoraggiato l’acquisto (ed i produttori erano pochi propensi a fare i “bigliettai”).

Comunque buon livello dei produttori presenti e dei vini, anche se alcune scelte mi sono sembrate discutibili (come mettere in degustazione l’ultima annata di Trebbiano Valentini, totalmente non pronto ed aperto da neanche un’ora).

Tra i produttori presenti anche molti di quelli che avevamo incontrato a Fornovo ad inizio mese, quindi mi sono dedicato a quelli che non conoscevo o di cui non assaggiavo i loro vini da tempo.

Tra i vini bianchi da segnalare:  Trebbiano 2008 di Emidio Pepe, Ribolla 2005 Radikon, Dettori Bianco 2007, Derthona 2007 Claudio Mariotto, Clos de La Coulée de Serrant 2008 (bono, bono e bono), Rugiada del Mattino Cascina Carpini, Chassagne Montrachet 2009, Costa del Vento Massa, Coste di Riavolo San Fereolo (un bianco da riesling e gewurztraminer a Dogliani veramente notevole), L’Orlando Le Barbaterre, Soave Vigne della Brà 2008 Filippi, Catarratto 2008 di Guccione.

Tra i rossi, grande sorpresa per i Dolcetto di San Fereolo che ancora non conoscevo, su tutti il 2004, ma anche le altre annate veramente notevoli. Poi la conferma di un grande Brunello di Montalcino: il Paradiso di Manfredi 2004, il Barolo Cannubi 2004 di Barale, Camartina 2007 di Querciabella, Chateau Musar 1998.

Non sappiamo se l’anno prossimo ci sarà la seconda edizione, ma siamo convinti che qualcosa debba essere rivisto nella modalità e nel periodo scelto.

Update: su Intravino un’approfondimento tra le polemiche sorte tra le due manifestazioni concomitanti

10 commenti

  • Paolo Carlo

    Grazie per la citazione e soprattutto per averci dedicato del tempo, mi permetto di aggiungere alla tua lucida descrizione, il punto di vista da dietro le quinte, da produttore.

    Location e Organizzazione a mio dire di ottimo livello, offerta in termini di vini e produttori presenti quantomeno interessante, convegni molto ben curati, pubblico poco, troppo poco, ma qual poco di ottimo livello.

    Vendite inferiori alle aspettative, ma c’è anche da dire che come al solito, l’italiano mostra la sua esterofilia.. e onestamente l’ho fatto anche io in parte 🙂

    Una lode al sistema QR code che ci si augura venga maggiormente incentivato, chi lo ha usato era entusiasta.

    Io spero ci sia una seconda edizione che tenga conto dei margini di miglioramento che questa prima ha evidenziato.

    Ciao
    Paolo Carlo

  • Max

    @Paolo Carlo
    Mi sembra che si sia sprecata un’occasione. Anche sui convegni, pochi gratuiti e gli altri dai 30 ai 50 euro. Se ci aggiungi il prezzo d’ingresso, costa meno il Vinitaly 🙂
    L’impressione che ho avuto è che si volesse monetizzare molto, più che parlare e far conoscere i vini naturali.
    Ed è un vero peccato, perché di vini e produttori ottimi ce n’erano tanti.

  • Paolo Carlo

    @Max

    In molti hanno lamentato questa cosa del costo, certo che sommando il costo del biglietto a quello del convegno l’impegno finanziario si fa sentire e su questo punto si potrebbe lavorare, credo però che per la qualità del servizio offerto fosse obbligatorio rientrare dei costi sostenuti.

    Sono poche le manifestazioni dove viene garantito un livello così alto ( e costoso quindi ) di servizio, come il ghiaccio abbondante puntualmente servito, pulizia e svuotamento spitoon e secchi costante, pulizia dei corridoi, bagni perfetti sempre.. tante piccole cose che costano ma che danno piacere, molto.

    E cosa da non trascurare, non si sono assistite scene degerative da Vinitaly.. che non è poco.. 🙂

    Ciao
    Paolo Carlo

  • Gabriele

    Ciao a tutti, a Terroir Vino ad esempio il servizio era eccellente: c’era addirittura un servizio catering che portava in giro vassoi pieni di torte salate, focaccia e quant’altro. Ad un prezzo decisamente più conveniente. Ora non so se semplicemente uva sia meglio o peggio, ma Paolo Carlo che era presente a tutte e due le manifestazioni un parere ce lo può dare. Resta il fatto che io, che prendo uno stipendio di 1100 euri al mese ho speso i miei soldi altrove. Nel caso al Leoncavallo, dove sono uscito con lo zaiono peno di bottiglie.

  • Max

    @Gabriele
    purtroppo ho mancato a La Terra Trema (prevedevo di andarci domenica, ma impegni famigliari me lo hanno impedito).
    @Paolo Carlo
    Sicuramente il prezzo alto ha fatto anche da “barriera all’ingresso” per gli sbevazzatori, ma considerando la tipologia di vini e la zona (non proprio centrale), penso che il rischio non ci sarebbe stato.
    Poi sono d’accordo con te che l’organizzazione non fosse niente male. Mi è caduto il bicchiere e tempo dieci secondi c’era un gentilissimo addetto che ha subito recuperato i cocci. Acqua in abbondanza, secchi sversatori a sufficienza (brutti, ma utili).
    Ma mi è comunque rimasto il dubbio sul “perchè” della manifestazione e soprattutto perchè farla nello stesso week-end della Terra Trema.

  • Paolo Carlo

    @Gabriele,

    Ecco, nel precedente commento (mio) ero stato tentato di nominare Terroir Vino come termine di confronto positivo, un modello di eccellenza, soprattutto l’ultima edizione ai magazzini del cotone, sono certo che diventerà sempre più un evento di primaria importanza.

    D’ogni modo, ma è solo il mio parere, io da visitatore avrei investito il costo del biglietto di ingresso per la grande scelta e l’opportunità di acquistare vini straordinari e non solo.

    Come visitatore invece, avrei avuto da ridire per il prezzo dei convegni, quello si.

    PS: comunque parlare con Joly è un esperienza non da poco.. #priceless 😉

    Ciao
    Paolo Carlo

  • Paolo Carlo

    @Max.. sorry ci siamo sovrapposti

    Sul perchè sovrapporsi onestamente non so, devo registrare però una certa tendenza ultimamente ad avere più d’una manifestazione enogastronomica al giorno .. non ultima a Tortona, bolle di vino assieme a topwine e diverse altre..

    Credo che ci sia bisogno in senso generale di razionalizzare.

    Ciao
    Paolo carlo

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