Vinitaly 2013, finalmente una fiera in netto miglioramento
Temperatura tra 7 e 15 gradi, telefoni funzionanti (almeno per gli operatori più diffusi), qualche pioggerella ogni tanto, connettività internet presente. Polizia all’interno della fiera molto più presente degli anni scorsi.
Traffico automobilistico nella norma e sembra con un deciso incremento dei viaggiatori in treno.
Dopo il mezzo-disastro dello scorso anno, un netto miglioramento.
Se poi aggiungiamo la nuova dislocazione del Vivit (meno “calda”) dell’anno scorso e che ha avuto il vantaggio di portare molti al padiglione 11, possiamo affermare con una certa sicurezza che c’è stato un deciso miglioramento.
Da qui a dire che il Vinitaly è una fiera modello ce ne passa, ma almeno si è fatto lo sforzo di cercare di risolvere i maggiori problemi delle edizioni degli ultimi anni.
Per me, è stato un Vinitaly diverso dagli altri. Il primo da compratore, o meglio da neo-compratore. E devo dire che tutto cambia. Hai un mente una lista di vini da provare, produttori conosciuti o consigliati, ma anche qualche tentativo quasi a caso per trovare magari quel vino che ti sorprende e che ha anche un ottimo rapporto qualità-prezzo.
In pratica i due giorni che sono stato a Verona, sono volati più del solito.
Ma veniamo al vino. Il Vivit, come accennato, si conferma uno dei padiglioni più interessanti, non solo per chi è particolarmente interessato ai vini naturali, ma anche per chi magari aveva a disposizione una sola giornata ed ha potuto trovare qui esempi delle migliori produzioni italiane, ma anche estere (Francesi, Sloveni, Austriaci, eccetera).
Tanti i vini assaggiati, molti per motivi professionali, altri per ampliare la conoscenza di certe aree, altri unicamente per piacere.
Tra quelli che mi hanno colpito particolarmente, in rigoroso ordine sparso:
- Bonotto delle Tezze Raboso Ribelle 2012
- Nardello Soave Vigna Terbian 2012
- Marion Teroldego 2009 e Valpolicella Sup. 2009
- Tantini Bardolino Chiaretto 2012
- Picariello Brut Contadino (da uve Fiano 100%) e Irpinia 2012
- Milavuolo Fiano d’Avellino 2010
- Tenuta Il Bosco Cruasé Oltrenero (sboccatura primavera 2012)
- Frescobaldi Chianti Rufina Montesodi 2010
- David Duband Gevrey-Chambertin 2010 e Erchaux Grand Cru 2010
- Cantine Barbera Inzoglia 2012 e La Bambina (nero d’avola rosato) 2012
- Cesconi Blauwal (sboccatura ottobre 2012) e Pletter (lagrein) 2009
- Villa Diamante Fiano d’Avellino Vigna della Congregazione 2009
- Nino Barraco Grillo 2012 e Vignamare
- Vodopivec Vitovska 2009
- Dettori Bianco (2011?)
- Nikolaihof Klausberg Riesling Privatreserve 2008
Alcune foto:
Vedremo se il Vinitaly ci sorprenderà ancora in meglio l’anno prossimo.